Bibliografia



BIBLIOGRAFIA

In questa pagina si offre una bibliografia sul tema dell'epigrafia umanistica. Naturalmente l'inserimento è in fieri e sarà bene accetta qualsiasi segnalazione da parte degli utenti. La pagina è strutturata in macro-sezioni; ciascuna macro-sezione potrà essere eventualmente caratterizzata da alcune sottosezioni variabili, principalmente volte ad orientare la ricerca in senso tematico, geografico o in relazione alla tipologia dei documenti epigrafici. Si è cercato di limitare la presenza di un contributo ad una sola sezione, indicando a volte, a lato e tra parentesi, commenti e chiarimenti sui contenuti e sull'utilità specifica di un testo; a volte tuttavia, considerata l'importanza trasversale di determinati studi, si è preferito ripeterli in più sezioni.
Le macro-sezioni in cui la bibliografia è divisa toccano i principali aspetti da cui una ricerca sull'epigrafia umanistica risulta essere generalmente caratterizzata:

CORPORA E REPERTORI DI ISCRIZIONI  raccolte complete o antologiche di iscrizioni riguardanti il XV e XVI secolo, aventi caratteri definibili come umanistici.

STUDI GENERALI: in questa sezione si raccolgono i contributi caratterizzati da un interesse epigrafico generale rispetto a contenuti, forme e contesto.

STUDI PALEOGRAFICI: è la categoria più numerosa, dal momento che l'interesse nei confronti dell'epigrafia post-classica è provenuta, negli ultimi decenni, soprattutto da studiosi di formazione paleografica. Quest'attenzione ci ha permesso di scoprire molto sulla rinascita del carattere lapidario romano antico nel Quattrocento.

PROSOPOGRAFIA: non esistono repertori cartacei specifici (Vedi Strumenti on-line), eppure l'argomento risulta di enorme importanza per dare contesto e significato al documento epigrafico. Il ricercatore dovrà dunque contare su una serie di sussidi tanto grande, quanto dispersiva e disomogenea. Si segnaleranno alcuni degli strumenti più significativi.

STUDI DI ARGOMENTO ARTISTICO: molto spesso studiosi di storia dell'arte sono portati a considerare il monumento epigrafico in virtù delle sue qualità artistiche, le quali, di fatto, rientrano a pieno merito nella generale analisi che un epigrafista deve svolgere sull'oggetto della propria indagine.

UMANESIMO E CULTURA EPIGRAFICA: l'indagine sulle relazioni tra studi epigrafici e il rinnovamento epigrafico si configura come una delle prospettive più interessanti della ricerca. Fanno parte della sezione le edizioni delle sillogi e gli studi sulla tradizione epigrafica.

COLLEZIONI EPIGRAFICHE NEL XV E XVI SECOLO: il tema è solo parzialmente collimante con il precedente. L'esistenza di una collezione di antichità nella casa di una famiglia o di un personaggio non indica per forza la presenza di una cultura umanistica all'interno di quell'ambiente. D'altronde, la distribuzione delle iscrizioni antiche nelle collezioni private è ovviamente un dato da considerare attentamente nell'ambito del revival dell'epigrafia antica.





CORPORA E REPERTORI DI ISCRIZIONI

Roma:

V. Forcella, Iscrizioni delle chiese e d’altri edifici di Roma dal secolo XI fino ai giorni nostri, XIV voll., Roma 1869-1884.

I. Kajanto, Classical and Christian, Helsinki 1980 (repertorio antologico).

Milano:

V. Forcella, Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo 8. ai giorni nostri raccolte da Vincenzo Forcella per cura della società storica Lombarda, XII voll., Milano 1889-1893.


STUDI GENERALI


Epigrafia umanistica a Roma:

I. Kajanto, Origin an Characteristics of the Humanistic Epitaph, in «Epigraphica» 40 (1978), pp. 7-31.

I. Kajanto, Classical and Christian, Helsinki 1980.

I. Kajanto, Le iscrizioni, in AA. VV., L'area sacra di Largo Argentina, 1, Roma 1981, pp. 182-3 (in collab. con U. Nyberg e M. Steinby).

W. Koch, Zur Epigraphik der Stadt Rom im späteren Mittelalter, in Die mittelalterlichen Grabmäler in Rom und Latium: vom 13. bis zum 15. Jahrhundert, 1. Bande, Bearbeitet von Tassilo Blittersdorff, Richard Bosel, Jorg Garms [et a.], Rom-Wien 1981, pp. 25-40.

I. Kajanto, Papal Epigraphy in Renaissance Rome, Helsinki 1982;

I. Kajanto, Aspects of Humanism in Renaissance Epigraphy, in AA. VV., Filologia e forme letteriare. Studi offerti a Francesco Della Corte, V, Urbino 1987, pp. 513-27.

I. Kajanto, L'epigrafia latina a Roma nel Quattrocento, in «Roma nel Rinascimento» 1989, pp. 73-84.

P. Guerrini, L'epigrafia sistina come elemento della «restauratio urbis»in Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471-1484), Atti del convegno, Roma 3-7 dicembre 1984, Roma 1986, pp. 453-68.

P. Guerrini, S. Maddalo, F. Niutta, D. Porro, Iscrizioni romane sistine, in Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471-1484), Atti del convegno, Roma 3-7 dicembre 1984, Roma 1986, pp. 469-80.

F. Niutta, Temi e personaggi dell'epigrafia sistina, in Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471-1484), Atti del convegno, Roma 3-7 dicembre 1984, Roma 1986, pp. 381-408.

I. Kajanto, Dating in Latin Inscriptions of Medieval and Renaissance Roma, «Arctos» 11 (1977), pp. 41-61.

I. Kajanto, Notes on the Language in the Latin Epitaphs of Renaissance Rome, «Humanistica Lovaniensia» 28 (1979), pp. 167-86.

Altri studi:

F. Saxl, The Classical Inscription in Renaissance Art and Politics, in «Journal of Warburg Institute» 4 (1940-1941), pp. 19-46. LINK


STUDI PALEOGRAFICI

Questioni di metodo:

Epigrafia e paleografia. Inchiesta sui rapporti fra le due discipline, (premessa di A. Petrucci), in «Scrittura e Civiltà» 5 (1981), pp. 265-312.

O. Banti, Epigrafia medioevale e paleografia. Specificità dell'analisi epigrafica, «Scrittura e Civiltà», 19 (1995), pp. 31-51.


Manuali e studi propedeutici:

P. Cherubini-A. Pratesi, Paleografia latina. L'avventura grafica del mondo occidentale, Città del Vaticano 2010, in particolare i capp. L'epigrafia arcaica e quella classica dall'età degli Scipioni all'Impero. La capitale lapidaria e a pennello, pp. 39-45 e La ripresa della capitale lapidaria, pp. 593-598.


A. Petrucci, La scrittura: ideologia e rappresentazione, Torino 1980 (in particolare le pp. 26-7).



Sulla genesi delle epigrafi e sui processi di produzione delle officine nell'antichità:

J. Mallon, Paléographie romaine, Madrid 1952.

J. Mallon, Scriptoria épigraphiques, in «Scriptorium» XI (1957), pp. 117-95.

G. Susini, Il lapicida romano, Bologna 1966.


Sul carattere lapidario romano:

E. Hübner, Exempla scripturarum epigraphicae latinae, a Caesaris dictatoris morte ad aetatem Iustiniani, Berolini 1885.

J. S. e A. E. Gordon, Contributions to the Palaeography of Latin Inscriptions, Berkley and Los Angeles 1957 (rist. Milano 1977).


Sulla rinascita del carattere lapidario romano nel XV secolo:

G. Mardersteig, Leon Battista Alberti e la rinascita del carattere lapidario romano nel Quattrocento, in «Italia medioevale e umanistica» 2 (1959), pp. 285-307.

M. Meiss, Towards a More Comprehensive Renaissance Paleography, in «Art Bulletin» 42 (1960), pp. 97-112.

E. Casamassima, Trattati di scrittura nel cinquecento italiano, Milano 1966.

J. Sparrow, Visibile Words. A Study of Inscriptions in and as Books and Works of Art, Cambridge 1969, pp. 12-25 (utile per il panorama non romano).

D. Porro, La restituzione della capitale epigrafica nella scrittura monumentale: epitaffi ed iscrizioni celebrative, in Un pontificato ed una città. Sisto IV (1471- 1484), Atti del convegno, Roma 3-7 dicembre 1984, Roma 1986, pp. 409-428.

R. Bertieri, Gli studi italiani sull'alfabeto nel Rinascimento, in «Gutemberg Jahrbuch» 4 (1992).

O. Banti, Dall’epigrafica romanica alla preumanistica: la scrittura epigrafica dal XII alla fine del XV secolo a Pisa, in «Scrittura e civiltà», 24 (2000), p. 61-101.

S. K. Meyer, Bregno e l’epigrafia classicheggiante a Roma, in Andrea Bregno, Giovanni Santi e la cultura adriatica del Rinascimento: atti del convegno di studi, Urbino 24-25 giugno 2006, a c. di G. Gardelli, Roma 2007, pp. 59-95.

S. K. Meyer - P. Shaw, Towards a New Understanding of the Revival of Roman Capitals and the Achievement of Andrea Bregno, in Andrea Bregno. Il senso della forma nella cultura artistica del Rinascimento, a c. di C. Crescentini, C. Strinati, Pontedera 2008, pp. 277-331.

P. Cherubini-A. Pratesi, Paleografia latina. L'avventura grafica del mondo occidentale, Città del Vaticano 2010, pp. 593-8.  


Sui rapporti tra scritture lapidarie e librarie:

S. Morison, Early Humanistic Script and the First Roman Type, in «The library» 24 (1944), pp. 1-29.

B. L. Ullman, The Origin and development of Humanistic Script, Roma 1960.


Sulla transizione dalle grafie medievali alla capitale umanistica a Roma:

W. Koch, Zur Epigraphik der Stadt Rom im späteren Mittelalter, in Die mittelalterlichen Grabmäler in Rom und Latium: vom 13. bis zum 15. Jahrhundert, 1. Bande, Bearbeitet von Tassilo Blittersdorff, Richard Bosel, Jorg Garms [et a.], Rom-Wien 1981, pp. 25-40.

U. Nyberg, Über inschriftliche Abkürzungen der gotischen und humanistichen Schriftperioden, in «Arctos» 12 (1978), pp. 63-79.

U. Nyberg, The Paleographyof the Epitaph of Gregory XII and the Use of Gothic Script in Inscriptions, in I. Kajanto, Papal Epigraphy in Renaissance Rome, Helsinki 1982, pp. 26-30.

U. Nyberg, The Paleographyof the Epitaph of Martin V and the Origin of Humanistic Script in Inscriptions, in I. Kajanto, Papal Epigraphy in Renaissance Rome, Helsinki 1982, pp. 34-42.

Sulle iscrizioni del tempio Malatestiano di Rimini:

C. Ricci, Il tempio Malatestiano in Rimini, Milano-Roma 1924, in particolare p.145.

G. Mardersteig, Leon Battista Alberti e la rinascita del carattere lapidario romano nel Quattrocento, in «Italia medioevale e umanistica» 2 (1959), pp. 285-307.

G. Mardersteig, Felice Feliciano, Alphabetum Romanum, Verona 1960, pp. 12 e ss.


PROSOPOGRAFIA
(In costruzione)


STUDI DI ARGOMENTO ARTISTICO

Die mittelalterlichen Grabmäler in Rom und Latium: vom 13. bis zum 15. Jahrhundert, bearbeitet von Tassilo Blittersdorff, Richard Bosel, Jorg Garms [et a.], 2 Bande: 1.Band bearbeitet von J. Garms, A. Sommerlechner, W. Telesko; 2. Band bearbeitet von J. Garms, R. Juffinger, B. W. Perkins, Rom-Wien 1981.



UMANESIMO E CULTURA EPIGRAFICA

R. Weiss, Lineamenti per una storia degli studi antiquari in Italia dal dodicesimo secolo al sacco di Roma del 1527, in «Rinascimento» 9 (1958), pp. 141-201.

G. Billanovich, I primi umanisti e l'antichità classica, in Classical Influence on European Culture A.D. 500-1500, Cambridge 1971, pp. 64-65.

R. Weiss, La scoperta dell'antichità classica nel Rinascimento, trad. di M. T. Bindella, Padova 1989, in particolare Il sorgere dell'epigrafia classsica, alle pp. 168-194.

C. M. Monti, Una testimonianza sugli esordi degli studi epigrafici, in Vestigia, Studi in onore di Giuseppe Billanovich, II, Roma, 1984, pp. 461-77. (Su un codice precedente a Ciriaco d'Ancona contenente raccolta epigrafica).

A. Campana, Studi epigrafici ed epigrafia nuova nel Rinascimento umanistico, a c. di A. Petrucci, Roma 2005.

I. Calabi Limentani, Epigrafia latina, Bologna 1991, per un'ottima sintesi sulle sillogi epigrafiche pp. 41-49 e la bibliografia alle pp. 115-118.

D. Gionta, Epigrafia umanistica a Roma, Messina 2005.


Ciriaco d'Ancona

J. Colin, Cyriaque d'Ancône. Le voyageur, le marchand, l'humaniste, Paris 1981.

C. Hüelsen, La Roma antica di Ciriaco d'Ancona, Roma 1907.

D. Fava, La scrittura libraria di Ciriaco d'Ancona, estr. da Scritti di paleografia e diplomatica in onore di Vincenzo Federici, Firenze 1945.

A. Calderini, Nel V centenario della morte di Ciriaco d'Ancona, estr. da «Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le Marche» 7, s. 7 (1952), Monza 1953.

A. Campana, Giannozzo Manetti, Ciriaco e l'Arco di Traiano ad Ancona, estr. da «Italia medioevale e umanistica», 2 (1959), Padova 1959.

A. Campana, Ciriaco d'Ancona e Lorenzo Valla sull'iscrizione greca del tempio dei Dioscuri a Napoli, estr. da «Archeologia classica», 25-26 (1973-1974), Roma 1975.

M. Luni, Ciriaco d'Ancona e Flavio Biondo. La riscoperta dell'antico a Urbino nel Quattrocento, in Piero e Urbino. Piero e le corti rinascimentali, Venezia 1992, pp. 41-71.

A. Pontani, Ancora sui Graeca di Ciraco d'Ancona, estr. da «Quaderni di storia» 43 (1996).

M. P. Vasconi, La riscoperta dell'antico nelle regioni medioadriatiche e il ruolo di Ciriaco d'Ancona (tesi di laurea), relatore E. Simi Varanelli, Univeristà Macerata a.a. 1996-97.

Ciriaco d'Ancona e la cultura antiquaria dell'Umanesimo. Atti del Convegno internazionale di studio, Ancona 6-9 febbraio 1992, a cura di G. Paci, S. Sconocchia, Reggio Emilia 1998.

A. Pontani, Conclusione del Convegno internazionale “Ciriaco d'Ancona e la cultura antiquaria dell'Umanesimo, Reggio Emilia 1998.


S. G. Casu, Ciriaco d'Ancona e la tradizione degli studia antiquitatis in Veneto fra Tre e Quattrocento, coordinatore A. Garzelli, relatore A. Caleca, Pisa 1999.


Felice Feliciano

G. Mardersteig, Felice Feliciano, Alphabetum Romanum, Verona 1960

Giovanni Giocondo da Verona (Fra Giocondo)

L. A. Ciapponi, A Fragmentary Treatise on Epigraphic Alphabets by Fra Giocondo da Verona, in «Renaissance Quarterly» 12, 1 (1979), pp. 1 40. LINK

M. Buonocore, Un testimone quasi inedito della silloge epigrafica di Giocondo, [art. in ?] LINK

Poggio Bracciolini

I. Kajanto, Poggio Bracciolini and Classical Epigraphy, in «Arctos» 19 (1985), pp. 19-40.

D. Gionta, Per la storia della silloge epigrafica di Poggio Bracciolini, «Studi medievali e umanistici», 8 (2010).


Pomponio Leto

N. Petrucci, Pomponio Leto e la rinascita dell'epitaffio antico, «Eutopia» 3 (1994), ed. 1-2, pp. 41-2.




COLLEZIONI EPIGRAFICHE NEL XV E XVI SECOLO

S. Magister, Pomponio Leto collezionista di antichità, in «Xenia Antiqua» 7 (1998).

S. Magister, Censimento delle collezioni di antichità a Roma, in «Xenia Antiqua» 8 e 10 (1999 e 2001).

M. Minasi, Passione politica e travestimento all’antica: la collezione antiquaria della famiglia Porcari, in Collezioni di antichità a Roma tra ‘400 e ‘500, a c. di Anna Cavallaro, Roma 2007, pp. 83-103.

R. Randolfi, Le collezioni epigrafiche di Marcello Capodiferro e di Evangelista Maddaleni Capodiferro, in Collezioni di antichità a Roma tra ‘400 e ‘500, a c. di A. Cavallaro, Roma 2007, pp. 119-24.